Nuovo allaccio luce.

La stragrande maggioranza delle abitazioni, condomini, negozi o immobili di qualsiasi genere è collegata alla rete di distribuzione e fornitura dell’energia elettrica, in caso contrario è necessario avviare una specifica procedura denominata nuovo allaccio o nuovo impianto.

Cosa fare per avere un nuovo allaccio luce.

La richiesta di un nuovo allaccio va fatta al distributore che opera sul territorio oppure direttamente ad un fornitore di preferenza. In entrambi i casi è necessario fornire differenti dati che permetteranno di avviare le procedure affinché tu possa diventare cliente.

Nome e Cognome

Necessari per l’intestazione del contratto.

Codice fiscale o P. IVA

Essenziali per una verifica più accurata.

Dati dell’unità abitativa da fornire

Addebitato nella prima bolletta se previsto dal contratto.

Numero di telefono o indirizzo mail

Per ricevere comunicazioni importanti e aggiornamenti sullo stato delle proprie pratiche di attivazione.

Tipo di utenza che si desidera attivare

Così da poter determinare la potenza associata al contatore in base a differenti parametri.

Le procedure burocratiche per l’allaccio del contatore possono variare ma, solitamente, alla richiesta segue una proposta di contratto da parte del gestore o del fornitore.

Accettando tale proposta si avvia l’iter per il nuovo impianto. La prassi prevede anzitutto un sopralluogo da parte di un tecnico qualificato il cui compito è verificare la fattibilità degli interventi necessari. In questa fase, il distributore deve accertare se sussistano (o meno) i presupposti tecnici per eseguire i lavori per l’installazione del contatore; qualora, ad esempio, non siano presenti le predisposizioni adatte, occorre prima adeguare l’impianto. Circa eventuali lavori, è consigliabile informarsi per eventuali permessi da richiedere e altri adempimenti burocratici del caso.


Successivamente, il fornitore invia un preventivo indicando le spese necessarie a realizzare l’intervento; l’accettazione del preventivo sancisce, in concreto, la stipula dell’accordo con il fornitore. Questi, quindi, provvede a dare l’incarico dei lavori al distributore al fine di collegare l’impianto alla rete elettrica; i tempi tecnici per l’allaccio del contatore – e la successiva attivazione – variano in base alla tipologia di fornitura, al distributore e a numerosi fattori. Per la corrente elettrica, ad esempio, le tempistiche possono cambiare, leggermente, a seconda si tratti di forniture in bassa tensione o in alta tensione.

Sommario

Nuovo allaccio luce: i tempi.

L’installazione dei contatori per la fornitura di energia elettrica richiede tempi tecnici diversi.

Per quanto riguarda l’energia elettrica, qualora non siano necessari lavori di adeguamento degli impianti, i tempi di attesa per un nuovo impianto sono, di norma, tra i 10 e i 30 giorni lavorativi (con un limite massimo sempre orientativo di tre mesi). Le tempistiche sono determinate dal tipo di fornitura (a bassa tensione o a media/alta tensione).

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Costi di un nuovo allaccio luce: le quote di spesa.

In linea di massima, la spesa da sostenere per un nuovo allaccio dipendono da diversi fattori che andremo di seguito ad elencare così da rendere quanto più chiara possibile la spesa globale che si andrà ad affrontare.

Fornitore

L’azienda alla quale ci si rivolge per il nuovo allaccio.

Tipo di fornitura

Qualora, ad esempio, si trattu di una casa vacanze.

Distanza

Tra il punto di fornitura e la cabina di trasformazione.

Contributo fisso

Generalmente rappresentato da oneri amministrativi.

Costo per Kw

Una voce che fa riferimento alla fase della prima attivazione.

Al netto di fattori contingenti, che possono determinare un aumento dei costi, gli interventi per l’allaccio del contatore presentano un costo complessivo che si aggira sui 300-500 euro circa. Il range può variare – anche di molto – poiché il fornitore, o il gestore, tende a determinare le varie voci di spesa su differenti parametri. La quota potenza e la quota distanza possono, ad esempio, essere più o meno onerose tanto a seconda della collocazione dell’unità abitativa quanto in relazione alla politica tariffaria locale.

Ai costi di allaccio possono poi sommarsi quelli da sostenere per l’adeguamento dell’impianto esistente; le predisposizioni necessarie a collegare l’apparato domestico con la rete distributiva devono essere implementate da una ditta specializzata. Più ingenti sono gli interventi, maggiori saranno i costi a carico dell’utente; da questo punto di vista, è molto difficile fare una stima, dal momento che ogni contesto può presentare criticità differenti.

Differenza tra nuovo allaccio, prima attivazione e subentro.

Quando ci si trasferisce in una casa sprovvista di fornitura luce attiva, è bene avere chiara la differenza che intercorre tra nuovo allaccio, prima attivazione e subentro.



Il nuovo allaccio, come abbiamo visto, consiste nell’installazione di un contatore; in altre parole, l’allacciamento consente di collegare l’abitazione alla rete distributiva presente sul territorio.



Invece, se il contatore è già presente, non è necessario richiedere l’allaccio ma bisogna procedere alla prima attivazione. Solitamente, le due procedure vanno a braccetto: una volta installato, il contatore viene anche attivato.



Leggermente più complesso il caso in cui la casa abbia già un contatore allacciato e già attivato almeno una volta. Si tratta dello scenario che si presenta quando, ad esempio, un nuovo affittuario subentra al precedente inquilino. Le possibilità sono le seguenti:

Contatore disattivato

In questo caso occorre procedere con il subentro come unica alternativa possibile.

Contatore ancora attivo

Se l’utenza è intestata al precedente inquilino bisogna richiedere la voltura contestuale.
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