Quanto consuma una televisione.

I televisori sono da tempo entrati a far parte del campionario di elettrodomestici presenti in tutte le case, o quasi. Gli standard tecnologici si sono notevolmente evoluti nel corso del tempo, ottimizzando la ricezione del segnale, la qualità audio e video nonché l’efficienza energetica. Quello dei consumi, infatti, è un aspetto spesso sottovalutato quando si parla di televisori; in realtà, l’impatto sul bilancio familiare può essere più significativo di quanto non si pensi: nel nostro approfondimento, vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

L’etichetta energetica di televisori e monitor digitali: come leggerla?

I televisori e, più in generale, gli schermi digitali rientrano tra gli elettrodomestici che devono, per legge, recare l’etichetta di efficienza energetica. Su una scala graduata in ordine crescente da G (classe più bassa) a A (classe massima), il contrassegno evidenzia la classe energetica di appartenenza del dispositivo; in aggiunta, riporta il consumo di energia elettrica in kWh per 1000 ore di utilizzo in SDR.

Cosa vuol dire “SDR”? È l’acronimo di “Standard Dynamic Range”, ovvero lo standard tecnologico che esprime la qualità dell’immagine video in rapporto alla luminescenza, al contrasto e al colore. In altre parole, è l’ampiezza (range) della gamma luminosa, ovvero la ‘distanza’ tra il nero più scuro e il bianco più chiaro. L’SDR è basato sui limiti del vecchio ‘tubo catodico’, che consentiva una luminosità massima pari a 100 nit (candele al metro quadro).

Nei televisori di più moderna generazione è stato sostituito dall’HDR (“High Dynamic Range”), uno standard superiore che garantisce un maggior contrasto tra zone chiare e scure dello schermo, nonché una migliore definizione dell’immagine video. Questo aspetto è di particolare importanza poiché l’etichetta energetica dei televisori riporta anche il consumo di energia in kWh per 1000 ore in HDR, laddove il dispositivo supporti tale standard.

Da cosa dipende il consumo di energia del televisore?

Prima di vedere in dettaglio quanta energia può consumare un televisore, è bene analizzare quali sono i fattori che incidono maggiormente sulle prestazioni energetiche del dispositivo. In particolare, bisogna tener conto dei seguenti aspetti:

  • le ore di utilizzo; la TV consuma la maggior parte dell’energia quando è accesa e solo una minima parte quando è in standby. Pertanto, più resta accesa, maggiore sarà il dispendio energetico;
  • l’estensione dello schermo; come si può facilmente intuire, un televisore con un display da 55 pollici consuma tendenzialmente più energia elettrica rispetto ad uno da 32’;
  • l’obsolescenza; i modelli più vecchi sono meno efficienti dal punto di vista energetico: come rileva la Commissione Europea, tra il 1990 e il 2020, il consumo medio di un televisore è passato da 8,8 W a 1 W per decimetro quadro di schermo, nonostante la grandezza media degli schermi televisivi sia notevolmente aumentata;
  • la classe di efficienza energetica; i televisori di classe A, B o C consentono un notevole risparmio energetico rispetto a quelli di classe inferiore.

Quanto consuma un televisore: come fare una stima dei costi.

Per calcolare quanta energia elettrica consuma un TV (e quali sono i costi in bolletta che ne derivano) bisogna prendere in considerazione:

  • i dati riportati sull’etichetta energetica;
  • la dimensione (in pollici) dello schermo;
  • l’utilizzo medio mensile (in ore);
  • il costo della componente energia.

Consumo TV 32 pollici.

Prendiamo ora in considerazione un televisore da 32 pollici, che supporta sia lo standard SDR che HDR. I modelli più comuni, di classe energetica medio-bassa, consumano tra 21 kWh e 27 kWh per 1000 ore di utilizzo in SDR mentre raggiungono all’incirca i 33 kWh in HDR. Questi dati ci permettono di rispondere alla domanda “quanto consuma una TV all’ora?”. La risposta, per uno schermo da 32 pollici, è tra 21 e 33 W.

Ipotizziamo quindi 6 ore di utilizzo al giorno, tutte in HDR. Il consumo giornaliero sfiora i 200 Wh (198); proiettato su 30 giorni, si ricava un dispendio mensile di energia elettrica di quasi 6 kWh. Ipotizzando che il prezzo della componente energia sia pari a 0,30 euro/kWh, un utilizzo di questo tipo comporta un costo di quasi 1,80 euro al mese.

Consumo TV 55 pollici.

Uno schermo di dimensioni maggiori produce consumi energetici maggiori. Consideriamo un modello di TV da 55 pollici, anch’esso in grado di supportare entrambi gli standard video (SDR e HDR). Ipotizziamo che si tratti di un prodotto di classe energetica bassa (tra la E e la F) e che riporti nell’etichetta energetica i seguenti parametri di consumo: 64 kWh/1000 ore in SDR e 128 kWh/1000 ore in HDR.

Fermo restando un utilizzo giornaliero di sei ore sempre in HDR, si ottiene un consumo quotidiano di energia di 768 Wh che, proiettati su 30 giorni, restituiscono una quota mensile di oltre 23 kWh. Se alla componente energia viene applicata una tariffa di 0,30 euro/kWh, il costo in bolletta è di circa 7 euro al mese.

Consumo TV in standby.

In genere, un televisore in modalità standby (spento ma con la lucina rossa accesa) consuma mediamente 0,5 W per ogni ora di esercizio; il dato non è riportato nell’etichetta energetica ma nella scheda informativa del prodotto. Ipotizzando quindi che la TV resti spenta – ma senza staccare il cavo di alimentazione – per 18 ore al giorno tutti i giorni, il consumo di energia in standby su base mensile è di 270 Wh che si traduce in meno di 10 centesimi al mese in bolletta (a fronte di un prezzo dell’energia pari a 0,30 euro /kWh).

Quanto consuma una tv accesa tutto il giorno?

Se per ‘tutto il giorno’ si intendono almeno 14 ore (dalle 8:00 alle 22:00) senza spegnimenti o passaggi in stand by, si possono stimare i seguenti consumi:

  • 462 Wh per una TV da 32 pollici che in HDR consuma 33 Wh;
  • 1,8 kWh per un televisore da 55 pollici che in HDR consuma 128 Wh.

Consigli per risparmiare sul consumo televisore: alcuni consigli utili.

Il consumo di energia elettrica dovuto all’utilizzo del televisore dipende, come detto, da svariati fattori; a incidere sono soprattutto le abitudini di utilizzo, rispetto alle quali si può facilmente intervenire, attuando qualche semplice accorgimento pratico. Ecco una serie di consigli per far sì che la propria TV consumi meno energia elettrica:

  • ridurre la luminosità o utilizzare il controllo automatico del parametro (se disponibile);
  • non modificare le impostazioni di base relative alla qualità dell’immagine. Cambiando la luminosità o il contrasto, si rischia di aumentare il dispendio energetico;
  • tenere presente che alcune modalità di utilizzo (‘gaming’ o ‘dynamic’) possono determinare un consumo di energia superiore, fino a quasi il doppio di quello standard;
  • tenere presente che lo standard HDR è tendenzialmente più energivoro a parità di tempo di utilizzo del televisore;
  • staccare il cavo di alimentazione della TV se si prevede di non utilizzarla per lungo tempo, poiché anche in modalità standby il dispositivo assorbe potenza e contribuisce al consumo di energia.

 

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