Prima attivazione luce.

Può capitare, soprattutto quando si acquista o si prende in affitto una casa di nuova costruzione, che l’unità immobiliare sia collegata alla rete di distribuzione dell’energia elettrica senza che le utenze siano state ancora attivate. L’attivazione è un’incombenza che di solito si fa ricadere sugli acquirenti che devono quindi procedere alla prima attivazione.

Quando si parla di prima attivazione.

La procedura di prima attivazione si rende necessaria solo nel caso in cui l’impianto domestico sia già allacciato alla rete di distribuzione ma non sia mai stato stipulato un contratto di fornitura luce. In altre parole, non ci sono interventi tecnici da fare all’impianto già presente in quanto completo di contatore e allacci, mentre la procedura di prima attivazione è una formalità burocratica che serve ad attivare per la prima volta un’utenza domestica per la fornitura di energia elettrica.

La prima attivazione rappresenta un’occasione propizia per scegliere l’offerta più adatta alle proprie esigenze. In assenza di vincoli di sorta, infatti, l’utente è libero di passare al vaglio le proposte dei vari fornitori al fine di individuare l’opzione che garantisce il miglior rapporto tra qualità del servizio e prezzo della materia prima energetica.

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Sommario

Come fare la prima attivazione.

Sono sufficienti pochi passaggi per implementare, in maniera quasi del tutto autonoma, la procedura di prima attivazione.

In genere, almeno per quanto riguarda i contratti luce, basta mettersi in contatto con il fornitore; è possibile fare ciò sia per richiedere informazioni sia per espletare le formalità richieste per avviare la procedura. I dati necessari per attivare la pratica di prima attivazione non sono eccessivamente differenti da quelli richiesti per le altre tipologie di operazioni.

In aggiunta, è prassi comune che l’azienda fornitrice richieda anche alcuni documenti a integrazione della richiesta da parte dell’utente, per cui potrebbe essere utile (ma non fondamentale) produrre la modulistica seguente:

Un modulo comprovante la proprietà dell’immobile

È tuttavia possibile utilizzare un altro documento che provi la titolarità di un qualsiasi altro diritto reale sull’unità abitativa a cui destinatare la fornitura.

Un modulo per la conformità urbanistica dell’immobile

All’interno del modulo sarà necessario compilare campi che attestino il permesso a costruire, la SCIA o qualsiasi altro titolo edilizio valido.

Un modulo di verifica per l'accettazione del contratto

Necessario da presentare solo qualora la fornitura sia per un uso differente da quello domestico come ad esempio nel caso di uffici o box auto.
La modulistica può essere inviata al fornitore via e-mail, oppure tramite un apposito tool online che consente di caricare i file digitalizzati direttamente sulla piattaforma dell’azienda. Questa seconda opzione spesso permette al cliente di monitorare lo stato di avanzamento della pratica, così da avere un’indicazione precisa circa i tempi di evasione.

Le quote di spesa.

Oltre alle varie certificazioni menzionate in precedenza, all’atto della richiesta di prima attivazione l’utente deve comunicare al fornitore ulteriori dati che possono essere rinvenuti nell’elenco che segue.

Nome e Cognome

Necessari per l’intestazione del contratto.

Codice fiscale o P. IVA

Essenziali per una verifica più accurata.

Recapito telefonico

Anche il numero di cellulare.

Indirizzo geografico

Dove si trova l’unità abitativa.

Tipologia di utilizzo

Impiego finale della fornitura

Potenza del contatore

Kw/h che si vogliano erogare.

Identificativo POD

Codice identificativo della fornitura.

Differenza tra subentro, prima attivazione e voltura.

Sulla base di quanto evidenziato fin qui, possiamo delineare in breve le differenze che contraddistinguono la prima attivazione da altre procedure simili:

  • il subentro è una ri-attivazione di un contatore già attivato una prima volta, pertanto presuppone anche l’esistenza di un contratto di fornitura attivato in precedenza;
  • la voltura si concretizza dopo il subentro, in quanto non è altro che la registrazione di un cambio di intestatario della fornitura, oppure può avvenire nel caso di cambio di inquilino all’interno di un immobile in cui l’utente entrante voglia modificare il fornitore di energia elettrica oltre che naturalmente l’intestazione del contatore.
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