Quanto consuma un tostapane.

Particolarmente diffuso in America e Nord Europa, il tostapane è uno degli elettrodomestici optional che non di rado trova posto anche nelle cucine nostrane. Come suggerisce il nome stesso, consente di tostare o abbrustolire delle fette di pane e, di riflesso, di preparare toast farciti in vario modo. Generalmente si presenta di dimensioni compatte, ed è alimentato a corrente elettrica tramite un cavo (talvolta avvolgibile ed estensibile). Bastano pochi e semplici passi per metterlo in funzione e in una manciata di minuti per ottenere del pane ben tostato. Ma qual è l’impatto dal punto di vista energetico? Calcolare il consumo di energia elettrica e i costi che ne derivano è piuttosto semplice: di seguito, vediamo come fare e quali accorgimenti seguire per risparmiare quando si utilizza un tostapane domestico.

Com’è fatto e come funziona.

Brevettato più di un secolo fa, il tostapane è rimasto sostanzialmente invariato nel corso del tempo, soprattutto per quanto concerne il principio alla base del suo funzionamento. All’interno di una piccola ‘camera’ per la tostatura delle fette di pane sono presenti delle lamelle di mica, ovvero piccole lastre di silicati polverizzati, attorno alle quali sono avvolti dei filamenti in nichel-cromo, nichel-rame o leghe metalliche simili. Questi fungono da resistori poiché generano il calore necessario ad ottenere la tostatura per effetto del principio della resistenza elettrica. Il pane va inserito nelle fessure tramite le apposite ‘pinze’ di forma quadrata; quando il ciclo di tostatura, generalmente regolato da un timer, si conclude, un semplice meccanismo a molla espelle le pinze dall’alloggiamento, permettendo così di estrarre le fette di pane caldo appena tostato.

I modelli di ultima generazione sono dotati di svariate funzionalità, che vanno dalla regolazione della temperatura di tostatura allo scongelamento di pane e brioche. I tostapane domestici verticali sono dotati, solitamente, di almeno due vani mentre quelli più capienti consentono di utilizzare fino a sei fessure contemporaneamente.

Quanto consuma un tostapane: ecco come calcolarlo.

Per una stima di massima dei consumi di un tostapane domestico, è sufficiente avere a disposizione due dati: la potenza (espressa in Watt) dell’elettrodomestico e il tempo medio di utilizzo su base mensile. Partiamo da quest’ultimo; considerando che la tostatura di una fetta di pane richiede generalmente tra uno e tre minuti, possiamo ipotizzare una media di due minuti per singolo utilizzo.

Per quanto riguarda, invece, la potenza del tostapane, prendiamo in considerazione un valore molto comune, ovvero 800 W. Esistono modelli meno potenti ma buona parte di quelli in commercio si colloca in un range tra gli 800 W e gli 850 W.

Se utilizzato tutti i giorni per due minuti, il tostapane presenta quindi un tempo di funzionamento su base mensile pari a un’ora. Di conseguenza, il consumo di energia per un mese è di 800 Wh, che corrispondono a 0,8 kWh al mese. Volendo tradurre questo dato in termini economici, è sufficiente moltiplicarlo per la tariffa unitaria applicata dal fornitore dell’energia elettrica. Se il prezzo è di 0,30 euro/kWh, il risultato è 0,24 euro al mese che, proiettato su un periodo di un anno, produce un costo di poco inferiore a 3 euro.

Da cosa dipendono i consumi di un tostapane domestico.

Diversi fattori possono influenzare, in negativo, le prestazioni di un tostapane dal punto di vista del consumo di energia. In particolare, il dispendio può aumentare in relazione a:

  • frequenza di utilizzo; se impiegato molto spesso, magari in coincidenza dei vari pasti consumati durante la giornata, il tostapane utilizza più energia e, specie sul lungo periodo, ciò può incidere maggiormente sui consumi e i costi in bolletta;
  • la potenza del tostapane; come si può facilmente intuire, a parità di tempo di utilizzo, un modello da 500 W consuma meno energia di uno da 850 W o più. Pertanto, specie per utilizzi sporadici e saltuari, meglio un modello compatto e non troppo potente;
  • numero di vani per le pinze; un tostapane con due scomparti per la tostatura consuma meno rispetto ad un modello dotato di tre o quattro ‘slot’. Questo aspetto incide ancor di più se il tostapane non è dotato di un sistema in grado di attivare selettivamente le singole aree di riscaldamento;
  • la temperatura e il grado di tostatura; quasi tutti i tostapane di moderna generazione consentono di impostare il livello di tostatura offrendo almeno tre funzioni. Scegliendo sempre quello più alto, è probabile che il consumo di energia sia maggiore, dal momento che l’elettrodomestico deve utilizzare più corrente elettrica per far scaldare le resistenze al suo interno.

Come limitare i consumi energetici del tostapane: alcuni consigli pratici.

Sebbene non sia uno degli elettrodomestici più ‘energivori’ in assoluto, il tostapane può comunque determinare un dispendio non trascurabile. Ragion per cui, è bene mettere in atto qualche semplice accorgimento per ottimizzarne le prestazioni; ecco cosa fare a tale scopo:

  • scegliere il tostapane più adatto alle proprie esigenze; per chi vive da solo o in coppia, un modello con due vani è più che sufficiente mentre per le famiglie numerose è possibile valutare opzioni che offrono la possibilità di effettuare quattro o più preparazioni contemporaneamente;
  • optare per un modello efficiente dal punto di vista energetico; i tostapane non rientrano tra gli elettrodomestici dotati di etichetta energetica né tra quelli interessati dalle norme sulla progettazione ecosostenibile. Ciò nonostante, molti modelli presentano caratteristiche e funzionalità in grado di agevolare il risparmio energetico come, ad esempio, la tostatura indipendente tra i vani disponibili (quello vuoto non si ‘accende’ se non serve), la regolazione del grado di tostatura oppure lo spegnimento automatico;
  • preferire i tostapane dotati di elementi riscaldanti in quarzo, in quanto migliori conduttori di elettricità e calore e quindi più efficienti rispetto a quelli tradizionali. In tal modo, il processo di tostatura sarà più veloce e richiederà meno energia;
  • scegliere un prodotto a bassa potenza; in tal modo, anche a fronte di un utilizzo costante, il consumo di energia sarà inferiore;
  • non lasciare il tostapane collegato alla presa quando non viene utilizzato; in caso contrario, un quota – seppur minima – di energia potrebbe essere dissipata a causa dell’assorbimento passivo dell’elettrodomestico.
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